Il villaggio nostalgico di Mussolini

"Siamo venuti per onorare questo uomo per le sue idee, il più europeo, del Mediterraneo e la più la più originale" declama Giulio Tam, un prete cattolico tradizionalista.

Questo è quello che succede a Predappio, tre volte l'anno, per commemorare il compleanno di Benito Mussolini (29 luglio 1883, in una casa vicino al cimitero), morte (nelle mani dei partigiani, 28 aprile, 1945 ) e la cosiddetta marcia su Roma, che ha guidato il suo partito al potere nell'ottobre del 1922.

Sono venuti il ​​mese scorso perché, da Torino a Palermo, un pellegrinaggio alla tomba dell'ex dittatore fascista, che riceve tra 80.000 e 100.000 visitatori all'anno.

"E 'come andare alla Basilica di San Pietro ai cristiani, tranne che alcune indossare il fez", ha detto Gianni, Torino. Egli parla del cappello di feltro nero a forma di tronco di cono a far parte della divisa fascista delle camicie nere indossate da alcuni giovani qui prim.

Altri sono venuti a testimonianza di un momento in cui, secondo loro, l'Italia, a differenza di oggi, ha svolto un ruolo importante nel mondo.

"L'Italia ha bisogno di un cambiamento significativo, siamo nelle mani di politici che sono indegni di essere eletto, dice Enrico Cozzani, titolare di una società di sicurezza a Lucca. Siamo lo zimbello d'Europa ".

Dopo l'assassinio di Mussolini, la decisione viene fatto per nascondere la tomba per evitare che i suoi sostenitori ne fanno un monumento.

Dopo la sua esecuzione, 29 aprile 1945, a Milano, il suo corpo è appeso a ganci da macellaio, ed è sepolto in una tomba senza nome in un cimitero vicino. Un anno dopo, il neo-fascista lealisti scoprire le sue spoglie e nascondersi in un convento in Lombardia fino al 1957, quando i resti vengono restituiti alla vedova di Mussolini, che sono sepolti nella cripta di famiglia a Predappio.

Infatti, gli sforzi delle autorità italiane 'per nascondere il suo luogo di sepoltura si rivoltò contro di loro, spingendo il luogo di intensa speculazione rapidamente. "Un cadavere è in nessun luogo è ovunque", ha detto Sergio Luzzatto, storico presso l'Università di Torino, autore del Duce del Corpo, i lavori di vicende del corpo.

Un museo di memorie del Duce è stata aperta nel 2001 da Domenico Morosini, un uomo d'affari lombardo, in una località ex di Mussolini.

Tra il 2000 e 3000 i visitatori vengono ogni anno e che potrebbe attrarre di più, ma il suo fondatore è difficile per promuoverlo. I segni che indicano il museo "sono costantemente spazzata via dalla sinistra", ha detto.

Giorgio Frassinetti, di centro-sinistra il sindaco di Predappio, preferiscono evitare il turista.

"Noi rifiutiamo una visione di Predappio riservato ai pochi fedeli, quelli che frequentano le celebrazioni, ma anche quella di estrema sinistra che vuole cancellare la sua storia, dice. Impediscono un altro tipo di turismo. "